Almeno quattro persone, tra cui tre agenti di polizia, sono rimaste uccise durante una rivolta all’interno di un carcere in uno Stato confinario del nord del Messico. La sparatoria, che ha coinvolto detenuti e agenti di sicurezza, è in corso da ore, secondo quanto riferito dalle autorità. Gli spari sono stati uditi anche fuori dalla prigione di Ciudad Victoria, capitale dello Stato di Tamaulipas, protetta da guardie armate.
I detenuti armati di fucili automatici
Un agente di polizia, uscito dall’edificio con segni sul viso, ha riferito che i detenuti erano armati di fucili automatici. E’ stato poi medicato a bordo di una ambulanza. Un portavoce delle forze di sicurezza ha detto in una intervista a Milenio tv che tre agenti di polizia e un’altra persona non identificata sono rimaste uccise, e altre sei ferite. Polizia ed esercito sono stati mobilitati per riportare l’ordine, ma l’operazione è ancora in corso. Il governo ha diffuso delle fotografie prese da un elicottero in cui si vede del fumo bianco uscire dall’edificio. Le autorità hanno chiuso le strade vicine e nelle aree limitrofe è stata diffusa una allerta evacuazione. Secondo alcuni familiari di detenuti la violenza sarebbe esplosa tra alcuni detenuti e altri da poco trasferiti da una prigione di Nuevo Laredo.
Le rivolte nei carceri messicani
Le rivolte nelle carceri messicane sono relativamente frequenti per l’alto grado di autonomia dei detenuti, e lo Stato di Tamaulipas ha visto recentemente aumentare il livello di criminalità soprattutto tra bande rivali nel commercio della droga. LO scorso febbraio una rivolta nella prigione di Monterrey, nello Stato di Nuevo Leon ha causato la morte di 50 persone, mentre altre 70 sono rimaste ferite.