Le autorità messicane hanno confermato il rinvenimento negli Stati di Sonora e Jalisco di fosse comuni contenenti nel complesso i resti di 45 persone da tempo considerate “desaparecidos”. Il primo ritrovamento, di 30 cadaveri, è stato realizzato durante lo scorso fine settimana nel municipio di Cajeme dello Stato di Sonora da un team formato dalla locale Associazione delle donne guerriere cercatrici, con il sostegno di uomini dell'Agenzia ministeriale di indagini criminali. Intanto in una conferenza stampa ieri il titolare della Procura generale dello Stato di Jalisco, Gerardo Octavio Solís Gómez, ha reso noto che sulla base di una denuncia anonima sono stati rinvenuti altri 15 corpi (una donna e 14 uomini) in una fattoria della colonia El Colli del municipio di Zapopan. Solís Gómez ha precisato che “l'ispezione di tutto il terreno della fattoria richiederà ancora una settimana” e che “non è escluso che si possano realizzare nuovi ritrovamenti”. Le violenze nell Stato sono aumentate anche a causa di una scissione all'interno del cartello di Jalisco Nuova Generazione, uno dei gruppi di narcotrafficanti più potenti e violenti del Messico.
Il precedente
Non è la prima volta che a Jalisco le autorità ritrovino cadaveri in fosse comuni. Lo scorso 28 ottobre, sempre a Jalisco, uin un'altra fossa erano stati individuati altri 19 corpi. Le autorità giudiziarie locali avevano spiegato che i corpi, di sedici uomini e tre donne, erano stati trovati in un terreno nella località di Lagos de Moreno, al confine con lo stato del Guanajuato, dove si registra una forte crescita di violenze legate al traffico di droga. Le autorità locali hanno ipotizzato che si trattasse di abitanti della zona, dove sono stati segnalati diversi casi di scomparse negli ultimi due mesi. Con quella scoperta è salito a 94 il numero di cadaveri trovati nelle fosse comuni nel solo stato di Jalisco da marzo a ottobre 2018.