RiempivanoĀ di rifiuti illeciti capannoni abbandonati nel Nord ItaliaĀ e ne seppellivano altri in una cava dismessa in Calabria. Undici persone sono state arrestate questa mattina dai Carabinieri Forestali dei Gruppi di Milano, Lodi, Pavia, Torino, Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, che hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Milano. Gli arrestati erano tuttiĀ operanti nel settore dei rifiuti.
Operazione “Fire Starter”
Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sono la prosecuzione dell'Operazione “Fire Starter” che nell'ottobre del 2018 aveva portato all'arresto di altre sei persone ritenute legate al rogo del capannone di Corteolona, localitĆ in provincia di Pavia. Il proseguo delle indagini,Ā si legge in una nota dei carabinieri,Ā “hanno permesso di evidenziare dinamiche di piĆ¹ ampia portata individuando un'organizzazione criminale, capeggiata da soggetti di origine calabrese, tutti con numerosi precedenti penali, i quali, attraverso una struttura composta da impianti autorizzati e complici, trasportatori compiacenti, societĆ fittizie intestate a prestanome e documentazione falsa, gestivano un ingente traffico di rifiuti urbani ed industriali provenienti da impianti campani e finivano in capannoni abbandonati del Nord Italia o interrati in Calabria”.Ā L'ultimo incendio era avvenuto pochi giorni fa a Codogno, in provincia di Lodi: ĆØ il rogo di rifiuti numero 690 negli ultimi tre anni. Come evidenziano Antonio Castaldo eĀ Milena Gabbanelli su Corriere.it, la bonifica di roghi e rifiuti abbandonati sta diventando un corposo capitolo di spesa. SoloĀ la Regione Lombardia negli ultimi anni ha sborsato 12,4 milioni per quattro sitiĀ dei quali non ĆØ stato possibile risalire al responsabile della contaminazione. Altri 13,5 milioni sono andati a coprire le spese di bonifica di 13 depositi pericolosi per la comunitĆ : in questi casi i responsabili sono falliti o irreperibili, e sarĆ necessario affrontare un processo per il risarcimento delle spese. Secondo lāIspra,Ā ogni tonnellata di rifiuti data alle fiamme produce 1,8 tonnellate di anidride carbonica. Il rogo di via Chiasserini ne ha bruciate oltre 5.000 tonnellate.Ā Quasi tutti questi impianti contenevano scarto non riciclabile del trattamento dei rifiuti, definito in gergo “sovvallo”. Nel 2017 ne sono state prodotte 37,6 milioni di tonnellate. I volumi aumentano sempre di piĆ¹ cosƬ come i prezzi di conferimento allāinceneritore. Secondo Borsino dei rifiuti, societĆ di servizi specializzata,Ā ogni tonnellata smaltita costa in media 160 euro, con picchi di 240. Cinque anni fa il costo non superava gli 80 euro.