Il sindaco di Riace cambia i cartelloni e nel piccolo borgo calabrese scoppia la polemica. In occasione della vicina ricorrenza religiosa che festeggia l'arrivo delle reliquie dei santi medici Cosma e Damiano nella cittadina della Locride, tra il 25 e il 27 settembre, l'amministrazione ha sostituito quello con la scritta “Riace paese dell'accoglienza” con un altro. Sono rappresentati i due santi e sullo sfondo il santuario dove sono conservati. Secondo le autorità cittadine non c'è nessun intento politico nei confronti dell'amministrazione e del sindaco precedente, Domenico “Mimmo” Lucano, che avevano realizzato a Riace un sistema di accoglienza e integrazione dei migranti che molti avevano definito “un modello”. Al tempo stesso, era finito al centro di un'inchiesta della Procura di Locri che aveva portato all'arresto di Lucano per presunte irregolarità nella gestione dei progetti d'integrazione. All'allora primo cittadino riacese era stato imposto il divieto di dimora, misura recentemente revocata dal Tribunale di Locri.
I nuovi cartelloni
All'inaugurazione del nuovo cartello dedicato ai due santi erano presenti il sindaco Antonio Trifoli, eletto con una lista civica e appoggiato dalla Lega, e i due parroci del paesino in provincia di Reggio Calabria, don Giovanni Coniglio e don Giovanni Piscioneri. È stato affisso sulla strada d'ingresso per Riace, sopra quello che lo definiva “paese dell'accoglienza” con i colori della bandiera della pace. Il primo cittadino assicura che non si tratta di un atto contro il suo predecessore e che Riace “resta il paese dell'accoglienza”. “Le polemiche sono state costruite ad arte, abbiamo rifatto la cartellonistica in occasione dei 350 anni dell'arrivo delle reliquie dei patroni Santi Cosma e Damiano”, scrive Adnkronos citando Trifoli. “Non sono un sindaco leghista“, specifica lui. “I santi Cosma e Damiano furono i primi profughi arrivati a Riace dalla Siria e abbiamo voluto ricordarli. Niente di più, niente di meno”. E aggiunge: “I cartelloni sono stati rinnovati e ce ne sono altri in cui viene riportato anche 'Riace paese dell'accoglienza'”. Poi conclude: “Bisogna vedere cosa si intende per accoglienza: noi siamo per l'accoglienza spontanea e gratuita. Se invece si intende per accoglienza quella tramite progetti milionari per fare business allora per noi quella non è accoglienza”.