Il tribunale di Reggio Calabria ha revocato gli arresti domiciliari per Claudio Scajola, accusato di aver favorito la latitanza dell’imprenditore ed ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. A Scajola è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Imperia.
Sulla richiesta difensiva di revoca dei domiciliari aveva espresso parere negativo il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo. Il dibattimento nei confronti di Scajola proseguirà il 14 novembre quando saranno sentiti i primi due testi del pubblico ministero, l’ex capo centro della Dia di Reggio Calabria, Gianfranco Ardizzone, ed il dirigente di polizia già in servizio alla Dia reggina, Leonardo Papaleo.
La scorsa settimana l’ex ministro era comparso in tribunale a Imperia per altri due procedimenti, sulle ristrutturazioni a Villa Ninina considerate finanziamento illecito, e per l’accusa di ricettazione di un dossier che riguardava l’ex parlamentare pdl Eugenio Minasso. Entrambi i procedimenti sono stati rinviati all’inizio del prossimo anno.