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RAPINA A MANO ARMATA, UN MORTO. I MALVIVENTI ERANO CARABINIERI

La notizia è di quelle che non ti aspetti: i malviventi che hanno messo a soqquadro il paesino di Ottaviano, vicino Napoli, sarebbero due carabinieri. I militari sono stati fermati per rapina aggravata e tentato omicidio plurimo: sono accusati del mancato furto al supermercato Etè di avvenuto in mattinata e a cui è seguito un inseguimento per le strade del Vesuviano. I due – ammanettati dagli stessi colleghi dell’Arma – erano in congedo e sono rimasti feriti insieme ad altre dieci persone. Dal loro racconto sono emerse forti contraddizioni che fanno ritenere agli inquirenti che siano coinvolti nell’esecuzione del colpo.

Secondo quanto si è appreso, intorno alle 13.30 è scattato l’allarme in un supermercato della catena “Etè” e i banditi per guadagnarsi la fuga hanno sparato dei colpi di pistola. Per tutta la giornata la dinamica della rapina è poco chiara. Di sicuro ci sono otto feriti vittime del un conflitto a fuoco, e un morto: il figlio del titolare del supermercato, Pasquale Prisco. In serata la svolta clamorosa.

I due carabinieri, uno originario di Cercola (Napoli) e l’altro di Chioggia (Venezia), entrambi in forza al Battaglione Mestre e in congedo ordinario in Campania, sono stati subito sospesi dal servizio. Entrambi sono feriti e si trovano piantonati in ospedale. Degli altri feriti quattro sono in prognosi riservata. Fra quelli gravi c’è anche il proprietario del supermercato, Pasquale Prisco che – secondo le prime ricostruzioni – avrebbe inseguito i rapinatori subito dopo il colpo.

All’inseguimento avrebbero partecipato anche alcuni parenti del gestore del negozio, che dopo essere stati avvertiti da un dipendente si sono lanciati alla ricerca dei banditi. La caccia, alla quale hanno partecipato almeno tre auto civili, è andata avanti per alcuni chilometri sulle strade del Vesuviano fino a quando non vi è stato un incidente nel quale è rimasta coinvolta l’auto dei rapinatori. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, colpi di pistola sono stati sparati nel supermercato, all’esterno e durante l’inseguimento.

Fabrizio Gentile: