E'Vladimir Putin non ha dubbi. L'esplosione di un ordigno all'interno all'interno del supermarket Perekrestok del centro commerciale Gigant Hall di San Pietroburgo è “un attacco terroristico“. La deflagrazione, causata da una bomba artigianale, ha provocato 13 feriti.
L'avvisaglia
Secondo le prime ricostruzioni, l'ordigno aveva un potezianle esplosivo pari a 200 grammi di tritolo e conteneva materiale letale, come chiodi e bulloni: “C'è stato un boato – ha spiegato un funzionario del dipartimento locale del ministero delle Emergenze -. I servizi di emergenza sono accorsi sul posto ed è stata completata l'evacuazione: sul luogo dello scoppio non sono divampate le fiamme“. Nei giorni scorsi, si era parlato dell'identificazione di una cellula terroristica Isis la quale, secondo i servizi di intelligence, avrebbe mirato alla Cattedrale di Kazan, sita sulla prospettiva Nievski. Alla segnalazione, a quanto pare giunta dalla Cia, erano seguiti alcuni arresti preventivi.
Le indagini
La portavoce del Comitato investigativo, Svetlana Petrenko, ha comunicato che gli inquirenti hanno aperto un'indagine per tentato omicidio e ha sottolineato che il caso verrà trattato come un tentativo di omicidio di massa. La Petrenko, inoltre, ha ribadito che gli inquirenti seguiranno “tutte le piste possibili”, per capire chi si cela dietro l'esplosione. Non sono ancora giunte rivendicazioni ma, secondo quanto riportato dal sito web 'Site', impegnato nel monitoraggio delle attività dei terroristi jihadisti su internet, i sostenitori dell'Isis avrebbero festeggiato scrivendo: “Daremo ai Crociati un assaggio della loro stessa medicina”.