Tre striscioni appesi fuori dai cancelli della Hammond power solutions di Marnate, in provincia di Varese, rendono bene l'idea di quanto accaduto ai suoi dipendenti. Quaranta di loro per la precisione, destinatari di una lettera di licenziamento arrivata due ore dopo il recapito sulle rispettive scrivanie del cesto di Natale. Una vicenda incredibile, avvenuta due settimane fa nell'azienda che, dopo aver fatto i propri auguri per le feste ai suoi dipendenti, ha dato loro il benservito, rendendo quel pensiero decisamente amaro visto l'epilogo riservato. Una circostanza, come ovvio, aspramente contestata dai lavoratori che, all'esterno della sede aziendale, hanno appeso striscioni di protesta e attacco: “Dal Canada 6 arrivato” e “In 5 minuti ci hai licenziato” “Buon Natale”. Tre stendardi a comporre una frase, semplice e chiara.
Il licenziamento
Uno dei 40 dipendenti (tutti padri e madri di famiglia) ha postato sul proprio profilo Twitter le foto dei tre striscioni raccontando la vicenda che li ha coinvolti: la comunicazione è arrivata direttamente dal Ceo canadese (di un'azienda che ha acquisito la società ormai sei anni fa rilevando la ex Elettromeccanica marnatese) che, secondo quanto spiegato dall'ex dipendente, aveva promesso che l'anno venturo sarebbe stato “quello della svolta”. “Infatti”, ha proseguito ironicamente, “una nostra collega alle 2 del pomeriggio ci ha dato il cesto natalizio con tanto di lettera d’auguri scritta dal 'Grande Capo' canadese, ma due ore dopo è arrivato a sorpresa per licenziare tutti quanti”.
L'intervento del sindacato
Una doccia fredda, anzi gelata, che ha lasciato di sasso i dipendenti che, fino a poco prima, credevano di aver ricevuto solo gli auguri di buone feste: “Scrivo tutto ciò – ha detto ancora l'uomo nel suo post – perché io e i miei colleghi non vogliamo che questo passi in sordina”. E sulla vicenda è intervenuto anche un funzionario della Cgil, Rino Pezzone, il quale ha parlato della situazione al Tgr: “Ci ha colto di sorpresa la notizia della cessata attività, anche perché i presupposti detti a settembre dagli attuali amministratori erano quelli di un ingrandimento a livello occupazionale”. Dopo le feste, l'azienda dovrebbe incontrare i sindacati per spiegare le ragioni della decisione drastica che, ora come ora, ha messo in strada 40 persone.