Blitz nel Pisano dove la polizia guidata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze ha individuato una persona di origine marocchina ritenuto responsabile di propaganda e istigazione alla jihad. Arrestato all’alba di questa mattina dalla Digos della Questura di Pisa dopo il provvedimento emesso dal Gip, l’uomo sarebbe in Italia da quando aveva 8 anni e vive con i genitori in un modesto appartamento nel comune di Ponsacco.
Jalal El Hanaoui, questo è il suo nome, ha 25 anni ed è nato nato a Souk Sebt, in Marocco; sarebbe giunto nel nostro Paese per un ricongiungimento familiare. Con lui vive anche un fratello di 22 anni. Nella perquisizione gli agenti hanno sequestrato un computer e tre telefoni cellulari e hanno fatto sapere che il giovane è conosciuto alle forze dell’ordine per reati connessi agli stupefacenti e contro il patrimonio.
Il ragazzo inneggiava alla jihad su Facebook annunciando stragi ed attentati. In uno dei suoi profili, sembra siano tre legati al 25enne, aveva pubblicato foto della statua della Libertà e della Torre di Pisa e in un post condiviso lo scorso settembre scriveva: “Ha successo chi muore martire. Chi cancella i peccati versando il sangue entrerà nel paradiso profumato”.
Tra le foto condivise non poteva mancare la bandiera nera simbolo dello Stato Islamico e della sua propaganda del terrore. Seconda la Digos in un suo profilo sul social di Zuckerberg, erano iscritte 5000 persone. La polizia lo ha accusato di diffondere video e messaggi che incitano all’odio, come qwuello in cui accanto alla foto di un jihadista “tagliagole”, aveva commentato: “Per alcuni sono assassini mentre per le mamme del Medio Oriente sono eroi”.