Non accenna a placarsi l’emergenza maltempo in Perù, dove da settimane le abbondanti piogge hanno causato colate di fango, frane e smottamenti. Inoltre, ad una situazione già precaria si aggiunge la nuova allerta meteo lanciata dal servizio nazionale di meteorologia che ha annunciato piogge intense per la prossima settimana, concentrate soprattutto nelle regioni della costa nord, le più colpite degli ultimi giorni.
Il bilancio dell’emergenza
Secondo l’ultimo bollettino il maltempo sulle Ande peruviane ha causato 75 morti, 263 feriti e 20 persone disperse. Il governo ha stimato che siano almeno 4 mila gli edifici completamente distrutti e le abitazioni di almeno 18 mila famiglie hanno subito danni. Inoltre, gli sfollati sarebbero oltre 10 mila, ma secondo le autorità è destinato a crescere. Ma la situazione sembra destinata a peggiorare. Infatti tra martedì 20 e giovedì 22 marzo, nelle regioni di Ancash, Lima e Ica si attendono piogge particolarmente intense, dove potrebbero cadere fino a 30 litri per metro quadro al giorno. Questo potrebbe causare nuove frane e alluvioni come la scorsa settimana.
El Niño
Le alluvioni sono indotte dall’azione di El Niño, un fenomeno che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale (America Latina) mediamente ogni 5 anni. Il fenomeno provoca inondazioni nelle aree direttamente interessate, ma anche siccità nelle zone più lontane da esso e altre perturbazioni che variano a ogni sua manifestazione.