Unāindagine internazionale ha portato allāarresto nelle scorse ore di 17 persone e alla denuncia di altre 92. I reati contestati sono pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. La vasta operazione contro gli āorchiā del cyberspazio, denominata Aygor, ĆØ iniziata nel 2013 e ha visto la stretta collaborazione tra il Compartimento di Polizia Postale di Roma e i colleghi tedeschi della Bka coordinati dal Servizio Polizia Postale e dal pool “reati sessuali” della Procura di Roma. Durante lāoperazione, sono stati rinvenuti decine di migliaia di file divulgati su circuiti telematici di āfile sharingā anche attraverso il Deep Web, i siti ānascostiā che non si trovano con le normali ricerche in Google. Gli utenti erano italiani e stranieri.
Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate decine di computer, smartphone, tablet e diversi hard disk protetti da un sofisticato sistema di crittografia. La polizia comunica che āla maggior parte dei video e delle immagini trovati sono particolarmente efferati e scabrosi, raffiguranti bambini in tenera etĆ abusati, umiliati e talvolta seviziati. I responsabili, tutti uomini tra i 25 e i 75 anni, di diversa estrazione sociale – tra cui vari professionisti e un maestro di scuola elementare – sono in carcereā.
Secondo il rapporto annuale della Polizia Postale, il bilancio 2014 ha riportato cifre allarmanti: trentotto arresti e 428 denunce registrati alla fine di novembre 2014 per adescamento di minori on line, produzione, diffusione e commercializzazione on line di materiale pedopornografico. A questi dati si accompagna l’intensa attivitĆ di contrasto dell’adescamento online di minori: nel corso dell’anno sono state 229 le denunce ricevute per questo reato, di cui 155 relative ad approcci avvenuti sui social network. Un fenomeno odioso ma in costante crescita che necessita della collaborazione di tutte le istituzioni.