Paura in Germania, dove nella notte si sono verificate due forti esplosioni nella città di Dresda. Uno degli ordigni era stato piazzato nei pressi di una moschea, mentre l’altro vicino ad un centro congressi. “Nonostante non ci siano state rivendicazioni, presumiamo che si possa trattare di un attacco xenofobo”, ha dichiarato il capo della polizia locale Horst Kretschmar. La polizia ha comunicato che l’attacco potrebbe essere collegato alle celebrazioni che si terranno lunedì prossimo a Dresda per il ventiseiesimo anniversario della riunificazione della Germania.
Inoltre, le forze dell’orine hanno confermato che nessuno è rimasto ferito nelle esplosioni, ma l’imam di 46 anni, sua moglie e i loro due figli erano all’interno della moschea al momento dell’attacco. L’imam Hamza Turan ha rivelato al quotidiano tedesco Sachsische Zeitung che sarebbero state rinvenute sei bottiglie contenenti gas esplosivo. Circa una mezz’ora dopo la prima, la polizia è stata informata di una seconda esplosione, questa volta avvenuta nei pressi di un centro congressi situato a circa 3 chilometri di ditanza, in linea d’aria, dalla moschea. Anche in questo caso le forze dell’ordine hanno trovato dei resti di un ordigno artigianale.
Per il capo della polizia locale, Horst Kretschmar, la pista privilegiata è quella dell’attacco xenofobo, anche se fino ad ora non c’è stata nessuna rivendicazione. Inoltre gli investigatori non hanno escluso un possibile legame con le celebrazioni per la festa dell’unità tedesca, il prossimo tre ottobre, che quest’anno si terranno a Dresda alla rpesenza del presidente federale Joachim Gauck e della cacelliera Angela Merkel.