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Partite Iva, pronti gli accertamenti online

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La rivoluzione nel mondo della partite Iva è pronta. E promette tante insufficienze nei confronti dei lavoratori così inquadrati. Sull'introduzione del software che funzionerà da pagella fiscale per chi ha una partita Iva non ci sono più dubbi, nel senso che è imminente. Il problema è che secondo alcune stime coglierà in fallo circa un milione e mezzo di lavoratori, coloro che per intenderci non raggiungeranno i livelli richiesti sul fronte degli adempimenti fiscali. Le valutazione verranno effettuate dagli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale che da quest’anno prendono il posto degli studi di settore, e che assegneranno un punteggio da 1 a 10 a ciascun lavoratore. Però continuando nel paragone con la scuola non sarà semplicissimo farsi promuovere, dato che per ottenere il pass occorrerà prendere almeno 7

I criteri per l'attribuzione del voto

Come nella migliore tradizione scolastica anche gli Isa potranno premiare i contribuenti o “minaciarli”. Coloro che riusciranno a raggiungere un voto pari o superiore ad 8 godranno di una serie di vantaggi burocratici. Situazione opposta per chi si classificherà con 6 o un punteggio inferiore, foriero di possibili controlli mirati da parte dell'Agenzia delle Entrate perché ritenuto non affidabile sul piano fiscale. Il software entrerà in funzione in ritardo rispetto al piano originario voluto dal Ministero dell'Economia. Proprio per questa ragione Giovanni Tria ha firmato la proroga di 20 giorni per i versamenti relativi agli indici sintetici di affidabilità (scadenza fisstata per il 22 luglio). 

Il commento dei commercialisti

“Fa piacere non sia arrivata per l’ennesima volta una proroga all’ultimo minuto, ma si tratta pur sempre di un cerotto. Ora siamo ansiosi di capire come potranno essere prelevati su delega dell’assistito i dati storici elaborati dall’amministrazione finanziaria senza i quali non sarà possibile valutare il grado di affidabilità fiscale dei 3,5 milioni di contribuenti coinvolti”, ha detto Maurizio Postal consigliere nazionale dei commercialisti con delega alla fiscalità.  

Giuseppe China: