A pochi giorni da quando è rimasto vittima di una sparatoria all'Axa che lo costringerà alla sedia a rotelle, Manuel Bortuzzo torna a farsi sentire con una nota audio di ringraziamento a quanti lo hanno invitato a non mollare.
Il messaggio
“Ciao a tutti ragazzi come potete sentire dalla voce sto bene – dice il nuotatore -. Non mi aspettavo tutto questo calore. Mi avete fatto emozionare e se potessi vi abbraccerei a tutti. Io adesso vado avanti per la mia strada e tornerò più forte di prima. A presto”. Della vicenda ha parlato anche la fidanzata di Manuel, Martina, che sabato scorso si trovava insieme al giovane al momento della sparatoria. “E' un'esperienza che non dimenticherò mai e capisco che mi trovo di fronte a una cosa più grande di me – ha detto -. Spero tanto per Manuel”.
Indagine
Il gip Costantino De Robbio ha, intanto, convalidato la custodia cautelare in carcere per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, accusati del ferimento del nuotatore. Secondo il giudice “è altamente probabile il rischio di reiterazione dei delitti della stessa specie di quello contestato attese le modalità con cui il delitto è stato perpetrato”. Quanto avvenuto sabato sera all'Axa “denota la mancanza di controllo e l'estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo ridendo”, come raccontato da testimone alla Polizia. I due, prosegue l'ordinanza, hanno ammesso ogni responsabilità rilasciando “dichiarazioni che appaiono del tutto inverosimili“, fornendo una “ricostruzione del movente” in modo “gravemente lacunosa” al di là “dell'ostinata reticenza sul dante causa dell'arma (dichiaratamente rinvenuta per strada)”. Secondo De Robbio, “appare dunque evidente che i due, una volta appreso dagli organi di stampa del ritrovamento dell'arma con (verosimilmente) le impronte di Marinelli abbiano deciso di costituirsi provando a circoscrivere la responsabilità al solo sparatore, senza riuscire a fornire però una ricostruzione dei fatti minimamente convincente”.