Nell’Italia delle opere incompiute, si è riusciti ad ottenere un altro record: quello di avere finito un’infrastruttura per poi vederla sbriciolarsi dopo appena due settimane di vita. E’ accaduto al viadotto ‘Scorciavacche’ inaugurato alla vigilia di Natale sulla Palermo-Agrigento; una parte della carreggiata e’ sprofondata, e per fortuna è accaduto mentre non transitava alcun veicolo, altrimenti sarebbe stata una tragedia.
L’Anas parla di “anomalo cedimento”, che ha fatto sprofondare circa metà della carreggiata, ma non è una spiegazione che può bastare.“Ho chiesto all’Anas il nome del responsabile. Pagherà tutto”, ha annunciato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Gli ha fatto eco il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi: “Un fatto inaudito e inaccettabile. Ho chiesto immediatamente all’Anas una relazione dettagliata sull’appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo”. “Perché – spiega – c’è chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione su un’infrastruttura che a dieci giorni dall’inaugurazione è crollata. Ogni negligenza e irresponsabilità – conclude il minsitro – non verrà assolutamente giustificata. Chi ha sbagliato risponderà alla legge del rischio che ha fatto correre alla sicurezza dei cittadini e dei danni economici che ha provocato”.
Ironia della sorte, l’inaugurazione era stata salutata come un esempio virtuoso per l’Italia: l’apertura della variante di “Scorciavacche” infatti era avvenuta il 23 dicembre, con tre mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti. Il viadotto rientra nei lavori di ammodernamento dell’itinerario Palermo-Lercara Friddi sulla statale 121. la procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta.