Grosso colpo delle forze dell'ordine alla malavita sicula. La Direzione investigativa Antimafia di Trapani ha confiscato oltre 25 milioni di euro all'imprenditore di Campobello di Mazara, il 57enne Andrea Moceri, ed ai suoi familiari. Nei confronti del capofamiglia è stata inoltre imposta la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per due anni.
Il patrimonio
Nello specifico, il patrimonio – che era già stato sequestrato nel novembre del 2015 – comprende 35 unità immobiliari, locali commerciali, appartamenti per civile abitazione, rimesse, 35 appezzamenti di terreno, 5 compendi aziendali, quote di partecipazioni in varie società di capitali, numerosi conti bancari e polizze assicurative.
Secondo i magistrati, tra le imprese illecitamente finanziate vi è l'oleificio “Fontane d'oro s.a.s.” (oggi in amministrazione giudiziaria), con sede a Campobello di Mazara (TP), intestato a prestanome di Francesco Luppino (detenuto), accusato di essere tra gli uomini più fedeli del boss latitante Matteo Messina Denaro, soprannominato U siccu («il magro»), considerato tra i latitanti più ricercati al mondo.
Condotte illecite
Per i giudici l’imprenditore campobellese, dedito da più di trent’anni alla commercializzazione di automobili, ha agito con condotte illecite volte a massimizzare i profitti delle sue attività; tra i reati imputabili – scrive La Stampa – figurerebbero la manomissione dei misuratori elettrici presso le sede aziendali, l’appropriazione indebita di merci e denaro liquido, l’assunzione in nero di lavoratori fino ad arrivare all'accusa di minacce verso i propri dipendenti volte a costringerli ad accettare condizioni economiche inferiori rispetto a quelle risultanti dalle buste paghe.