Ć giĆ stato scarcerato Enzo Costanza, il papĆ torinese fuggito in Spagna portandosi via il figlio di appena due settimane. Il tribunale spagnolo di Albacete, dove sabato mattina si ĆØ tenuto il processo per direttissima conseguente all’arresto per sottrazione di minore, ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per trattenere lāuomo in carcere. Una volta in Italia, l’impiegato sarĆ interrogato dal Pm torinese Valerio Longi, titolare dell’inchiesta in cui Costanza ĆØ indagato per sottrazione di minore. Il fuggitivo non rischia comunque l’arresto. Ottenuta la scarcerazione in Spagna, infatti, ĆØ un uomo libero anche secondo le normative vigenti in Italia.
La fuga del giovane padre era finita venerdƬ. La polizia spagnola lo aveva fermato in un centro commerciale di Albacete mentre stava effettuando alcuni acquisti per il bimbo di appena 18 giorni. Decisivi per l’individuazione erano stati gli acquisti effettuati con le carte di credito e la telefonata alla moglie: āTranquilla, ti riporto il bambino. Io, poi, non so cosa farĆ²…ā, aveva farfugliato in preda allo smarrimento mentale. Pochi secondi di colloquio ma sufficienti per rintracciare il cellulare e permettere ai carabinieri del Comando Provinciale di Torino, che hanno coordinato le ricerche, di stringere il cerchio attorno all’impiegato 39enne e al figlioletto.
Fermato dalla polizia locale in stato confusionale ā lāuomo soffre di disturbi psichici – il padre non aveva opposto resistenza ed era stato trattenuto in commissariato, inizialmente non in stato di fermo, per degli accertamenti. Il provvedimento di “detention” ĆØ scattato nella serata di venerdƬ, al termine di un lungo interrogatorio durante il quale, secondo quanto appreso, non aveva dato risposte esaustive sulle motivazioni del suo folle gesto.
Costanza rientrerĆ in Italia con i familiari appena sbrigate le pratiche burocratiche successive alla scarcerazione. Secondo quanto appreso, non viaggerĆ perĆ² con la moglie Stefania e il figlio, che torneranno a Torino separatamente. Una fuga di 48 ore e di oltre 2000 km percorsi che, una volta tanto, ĆØ finita nel migliore dei modi. “Lo perdono ā avrebbe dichiarato la donna allāindomani della scarcerazione – ĆØ un buon padre e ha trattato bene nostro figlioā, che da quanto riportato dal referto medico, gode di ottima salute. E, soprattutto, non si ĆØ reso conto di nulla.