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ORRORE IN TURCHIA: RAGAZZA STUPRATA E STRANGOLATA, POI GETTATA IN UN CANALE

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È stata ritrovata morta e seminuda la ragazza di 18 anni che risultava scomparsa da domenica, in un canale nella provincia sud-occidentale turca di Mugla. Secondo i primi rilievi, la ragazza è stata violentata e strangolata, prima che il suo aggressore la gettasse dov’è stata ritrovata. A riferirlo sono i media locali. Cansu Kaya, questo il nome della vittima, era stata vista per l’ultima volta domenica sera, quando aveva lasciato il ristorante dove lavorava come cameriera.

La famiglia ne aveva denunciato la scomparsa e sono iniziate subito le indagini. A ritrovare il corpo sembra che sia stata la sorella di Burcu, che si era unita al gruppo di ricerca. Le autorità hanno fermato ora tre persone, tra cui l’ex fidanzato della ragazza.

Il brutale omicidio di Casu Kaya ricorda quello altrettanto terribile della ventenne Ozgecan Aslan, uccisa e data alle fiamme dopo aver opposto resistenza a un tentativo di stupro. La ragazza si trovava su un autobus, quando l’autista l’ha condotta in un’area isolata e poi ha provato ad abusare di lei. Data l’ostilità della ragazza, l’uomo l’avrebbe pugnalata più volte e, con l’aiuto del padre e di un amico, le avrebbe tagliato le mani, bruciata e poi gettata in un fiume. La morte della donna aveva suscitato polemiche in Turchia e migliaia di persone si erano riversate in strada per partecipare a una protesta contro le violenze.

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