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Omicidio medico generico: un fermo

Vendetta. E' questa l'ipotesi più accreditata alla base del violento omicidio di Giovanni Palumbo, il medico legale ucciso a coltellate ieri nel suo studio di via Fratti, in pieno centro, a Sanremo. La vittima è stata colpita da tre fendenti di cui uno, fatale, alla gola. E' stato fermato oggi il presunto omicida: si tratta di un ex camionista 58enne al quale era stato negato un risarcimento, dopo una perizia medica fattagli da Palumbo.

L’aggressione

Quando l’aggressore ha fatto irruzione nello studio medico di via Fratti, Palumbo stava partecipando a una riunione di lavoro con alcuni colleghi, che hanno raccontato di aver sentito il presunto assassino urlargli contro: “Tu mi hai rovinato e io ti uccido”. Poi, i fendenti.

Il fermato, un italiano residente a Ventimiglia, nel 2012 aveva perso la vista e, di conseguenza, il lavoro. Come riporta Skytg24, l’uomo sosteneva che il responsabile fosse un medico oculista al quale si era rivolto per una visita e aveva provato a chiedere il risarcimento, ma non l'aveva ottenuto. E di questo sembra che accusasse proprio Palumbo, autore di una perizia medica.

Nel marzo di quattro anni fa, l'uomo aveva già aggredito l'oculista che accusava della sua menomazione: si era presentato con un bastone al poliambulatorio di Ventimiglia e lo aveva colpito con una bastonata al volto. Da allora aveva protestato molte volte, ad esempio incatenandosi all'ingresso del Comune di Ventimiglia, ma senza ottenere risultati. Mosso probabilmente da risentimento e desiderio di vendetta, ieri ha accoltellato il dottor Palumbo. L'uomo è stato soccorso subito ma per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto in pochi minuti. Inutili anche i soccorsi.

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