La polizia di Terni ha rintracciato e arrestato il responsabile della morte di David Raggi, ucciso tra giovedì e venerdì con una bottiglia rotta. Si tratta del marocchino Amine Aassoul che lo avrebbe aggredito senza alcun motivo. Il killer era stato rimpatriato negli anni scorsi ma poi era tornato in Italia, dove gli era stata respinta la richiesta di asilo politico. Un provvedimento contro il quale aveva fatto ricorso. Adesso è stato arrestato dalla polizia. “In questo frangente, non ci poteva essere l’espulsione”, ha spiegato il ministro del’Interno, Angelino Alfano. “Ora – ha sottolineato riferendosi al marocchino – deve pagare fino in fondo per l’ignobile omicidio, non deve uscire più dal carcere. Lo Stato deve fare paura a chi fa cose ignobili come questa”. Di aggressione dalla “violenza inaudita” ha parlato oggi il questore Carmine Belfiore.”Violenza imprevedibile, assurda – ha aggiunto -, consumata in pochi minuti”.
In preda all’alcol, Aassoul, 29 anni, aveva dato in escandescenze in un bar di piazza dell’Olmo, nel cuore della città. Per calmarlo erano intervenuti il personale e due agenti in borghese che erano lì. In un parapiglia sono stati rotti bicchieri e qualche bottiglia. Il marocchino è quindi entrato e uscito più volte dal locale. Improvvisamente ha aggredito Raggi che si trovava all’esterno. Lo ha fatto senza un motivo – è emerso dagli accertamenti -, dopo poche parole pronunciate. Scagliandosi contro la prima persona che forse ha avuto davanti. A dorso nudo e sporco di sangue, è quindi fuggito venendo però rapidamente rintracciato poco lontano da una squadra volante della Questura nel frattempo avvisata dai colleghi dentro al bar. Ha reagito, ma i poliziotti lo hanno bloccato portandolo in questura dove e’ stato riconosciuto da alcuni testimoni presenti nel locale ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Gli investigatori hanno quindi ricostruito il passato di Aassoul.
E’ così emerso che era giunto a Terni negli anni scorsi dove la madre risulta risposata con un uomo del posto. Poi però in seguito ad alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche e’ stato rimpatriato nel 2007. Il suo ritorno in Italia – ha riferito la polizia – risale al maggio dell’anno scorso quando è approdato a Lampedusa e ha chiesto asilo politico che gli è stato però rifiutato. Decisione che al marocchino è stata notificata a ottobre proprio dalla squadra volante di Terni ma contro la quale ha fatto ricorso. La sua posizione era quindi ora al vaglio delle autorità italiane. Insieme alle polemiche, oggi tanti sono stati i messaggi di affetto e i ricordi pubblicati sulla pagina Facebook di Raggi che è morto pochi attimi dopo essere stato colpito al collo. Informatore farmaceutico, da qualche tempo era impegnato nel mondo del volontariato con il 118, tanto da rendersi subito conto lui stesso della gravità della sua situazione.