Sono passati più di due mesi da quando l’agente di polizia Darren Wilson sparò al diciottenne afroamericano Michael Brown. Ma quel 9 agosto a Ferguson sembra non esser mai trascorso e le proteste dei cittadini, irremovibili ed arrabbiati, proseguono.
Mentre il Gran Giurì deve ancora dirimere la questione i manifestanti hanno organizzato l’”Ottobre di Ferguson” per chiedere fine alle violenze della polizia. Questa mattina, durante l’ennesima marcia di protesta, sono state arrestate almeno 50 persone tra cui anche il noto attivista Cornell West, fermato mentre guidava il corteo verso il comando delle forze dell’ordine. Gli agenti in tenuta antisommossa si sono allineati davanti all’edificio e gli arresti sono stati effettuati quando i manifestanti hanno cercato di oltrepassarli.
I contestatori, durante il corteo, hanno letto i nomi di tutte le persone uccise dalla polizia negli Usa, tra cui il 18enne nero Venderrit Myers Jr, ammazzato con 18 colpi di pistola una settimana fa a St. Louis. Gli agenti affermano che Myers ha sparato per primo. Di fronte alla stazione di polizia, un manifestante ha disegnato con un gesso la sagoma di un uomo: gli organizzatori hanno detto che si trattava di un “memoriale per il corpo di Brown”, rimasto sull’asfalto per più di quattro ore prima di essere rimosso.