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Nuove accuse di molestie sessuali contro Placido Domingo

Continuano a risuonare note dolenti per il più famoso tenore vivente, lo spagnolo Placido Domingo. Arriva nei suoi confronti una seconda ondata di accuse di comportamento inappropriato e molestie sessuali dal finire degli anni Ottanta. La prima era uscita fuori da una serie di testimonianze e confessioni a distanza molto tempo fatte da una decina di cantanti e artiste del mondo dell'opera e raccolte dal giornale americano Associated press. Rotto un silenzio che si è protratto per decenni per paura di ripercussioni sul lavoro, altre undici donne hanno voluto raccontare le molestie che avrebbero subito da Domingo, che da circa trent'anni ricopre l'incarico di direttore artistico in molti teatri e molte produzioni. Solo una di loro però ha scelto che venissero scritti il suo nome e cognome.

“Mi ha fatto male”

Si chiama Angela Wilson Turner l'unica tra undici che è uscita dall'anonimato, a 48 anni. Ne aveva appena 28 quando si è trovata a cantare in “Le Cid” di Jules Massenets alla Washington Opera House nella stagione 1999-2000. Un ruolo che l'avrebbe poi portata a vincere il premio di Artista dell'anno della sua compagnia. Domingo all'epoca ne era il direttore artistico. Il primo incontro ravvicinato tra i due sarebbe stato nel camerino della Wilson Turner, che il grande cantante costrinse a lasciarsi baciare almeno sulla guancia. Ancora a novembre, mentre lei era al trucco, lui si sarebbe avvicinato e le avrebbe poggiato le mani sulle spalle. “Non pensavo di essere in pericolo, stavamo conversando amichevolmente”, ha raccontato la donna. Mentre i due scambiavano qualche parola, spiega Wilson Turner, Domingo avrebbe fatto scivolare le mani dalle spalle al petto e l'avrebbe palpeggiata. “Mi ha fatto male” ha detto la donna, che avrebbe chiesto all'assistente al trucco lì presente se si fosse accorto di quanto era successo. Lui avrebbe detto di non aver visto nulla e raggiunto dall'Ap ha detto di non ricordare quell'episodio. Dalla stagione teatrale seguente, quella 2000-2001, Domingo non le avrebbe mai rivolto la parola. In seguito la carriera di Wilson Turner e quella della compagnia della Washington Opera non si sono più incrociate. Per anni la cantante ha taciuto perché temeva nessuno avrebbe potuto fare nulla verso Domingo, una figura troppo importante e potente in quegli anni. O che sarebbe stato difficile che quanto le era successo venisse considerato aggressione sessuale. Ma con l'esplodere del movimento #MeToo, l'aperta denuncia delle molestie da parte di produttori e artisti famosi, e con le prima serie di dichiarazioni raccolta da Ap a inizio agosto, si è fatta coraggio. “So che se avessi perso quest'opportunità di parlare sarei stata venti volte peggio“.

La difesa

La portavoce di Domingo Nancy Seltzer respinge le accuse: “La corrente campagna denigratoria condotta da Associated Press nei confronti Placido Domingo non è solo non accurata, ma neanche etica. Le nuove accuse sono inconsistenti come le precedenti e come le precedenti presentano delle incongruenze”. Una strategia diversa rispetto alle scuse, seppur generiche, fatte un mese fa dal cantante spagnolo che insieme al connazionale spagnolo José Correras e alla leggenda italiana del canto Luciano Pavarotti ha dato vita al gruppo canoro dei “Tre Tenori”. Dopo le prime rivelazioni della stampa, la Los Angeles Opera House ha incaricato un consulente esterno di indagare sulle accuse raccolte e pubblicate.

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