Nessuna ombra nella vita di Gianluca, anche se oltre alla lite avuta con dei bulli per difendere la fidanzata sembra che avrebbe avuto anche altre discussioni con alcuni ragazzi del paese. Emerge inoltre una strana coincidenza: la scomparsa, il giorno precedente, di un ragazzo di un paese vicino. L’autopsia sul corpo del giovane di Orune (Nuoro), Gianluca Monni, ucciso mentre aspettava l’autobus per andare a scuola, effettuata ieri dal medico legale Vindice Mingioni, conferma la dinamica dell’omicidio: tre colpi di fucile, uno sparato in volto. Due i sicari, con il volto coperto.
Un omicidio premeditato, secondo gli investigatori, i sicari conoscevano bene le abitudini di Gianluca. Sono entrati in azione alle 7.30 proprio quando la giovane vittima era solita attendere il bus che lo avrebbe portato a scuola. Unāazione fulminea, praticamente unāesecuzione. Oggi nel paese del dramma non se ne parla a voce alta: “Questo ĆØ orunese, un pĆ² piĆ¹ difficile del dialetto degli altri paesi” dice qualche orgoglioso al bar. “Se ĆØ stato uno di Orune ĆØ il caso che si costituisca subito, tanto qui prima o poi scopriamo tutto”, afferma uno dei giovani mentre attraversa corso Repubblica, vicino al luogo dell’esecuzione di ieri avvenuta davanti ad altre sette persone, proprio sotto le finestre della strada principale.
Gli inquirenti lavorano sodo e battono tutte le piste, anche fuori Orune, e, come comprensibile, mantengono il massimo riserbo. Nessuno ĆØ in grado di indicare neanche il modello della vettura sulla quale ĆØ fuggito il killer. La paura la fa da padrona in un paese insanguinato per decenni da terribili faide, dove si ĆØ ucciso per rancori la cui origine si perdeva negli anni, per una parola in piĆ¹ al momento sbagliato, per aver visto quello che non si doveva vedere. Nel frattempo, eseguita l’autopsia, sono stati celebrati i funerali. La messa ĆØ stata officiata dall’arcivescovo di Nuoro Mose’ Mascia.