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“Non volevo ucciderlo, solo spaventarlo”

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Volevo, spaventarlo, non volevo ucciderlo“. Si giustifica così Valerio del Grosso, uno dei due assalitori di Luca Sacchi e Anastasia Kylemnyk, con un amico e con la fidanzata mentre tentava di nascondersi. Si nascondeva dopo una tentata rapina finita in tragedia. Sarebbe lui quello che ha premuto il grilletto della P38 che ha ucciso Luca, colpendolo alla testa. Inutili i soccorsi, il 25enne è morto poco dopo in ospedale. Valerio ripeterà la stessa versione anche agli agenti che lo arrestano, mentre li accompagna nei luoghi dove ha nascosto la pistola. In quel rifugio gli investigatori trovano anche lo zainetto di Anastasia con dentro oltre duemila euro divisi in mazzette da 20 e 50. Del Grosso, scrive Repubblica, davanti al pm Nadia Plastina, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma oggi in sede di convalida del fermo – è rinchiuso al Regina Coeli, il fermo è a carico suo e del suo amico Paolo Pirino – potrebbe spiegare il folle gesto.

Droga

L’indagine dei poliziotti della Mobile e dei carabinieri del Nucleo Investigativo ha disegnato uno scenario del tutto diverso da quella, inizialmente ipotizzata, dell’omicidio per pochi spiccioli, portando in primo piano l’ipotesi che alla base della vicenda ci sia un tentato acquisto di droga. “Gli accertamenti e le cose che l’autorità giudiziaria disvelerà, quando riterrà opportuno, non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati. Lo dico tenendo sempre ben presente che parliamo della morte di un ragazzo di 24 anni e non vorrei essere equivocato” ha commentato il capo della polizia, Franco Gabrielli, su ilsecoloxix.it. Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, fermati per l'omicidio di Luca Sacchi “avrebbero dovuto consegnare dello stupefacente a un gruppo di amici della vittima, ma in realtà erano intenzionati a rapinare i giovani dei soldi che sapevano detenere in uno zaino da donna senza consegnare la droga”. E' quanto riportato nel decreto di fermo del pm firmato ieri mattina, di cui l'Adnkronos ha preso visione.

Milena Castigli: