Ancora due arresti, in Francia, nell’ambito delle indagini sulla strage di Nizza, avvenuta lo scorso 14 luglio e costata la vita a 84 persone, 6 delle quali italiane: due presunti complici di Mohamed Lahouaiej Bouhel ā il camionista killer – sono finiti in manette. Lo ha appreso l’agenzia France Presse da una fonte vicina all’inchiesta, confermando le indiscrezioni diffuse da Bfmtv. Nessuno di loro era noto ai servizi di intelligence. Uno dei due uomini arrestati compare in una foto a fianco dell’attentatore Mohamed Lahouaiej-Bouhlel davanti al camion usato per compiere il massacro sulla Promenade des Anglais. Anche il secondo soggetto ĆØ stato fermato per essere interrogato perchĆ© la sua foto ĆØ stata ritrovata sul cellulare dell’attentatore.
Altre cinque persone – quattro uomini e una donna – erano state arrestate il 21 luglio, accusate tra l’altro di “partecipazione a organizzazione terroristica”. Si trattava di una coppia di albanesi accusati di aver fornito la calibro 7.65 usata da Bouhlel la sera del massacro. Tra i 5 arrestati, anche il destinatario dell’ultimo messaggio inviato dall’attentatore prima di mettersi alla guida del camion della morte. Si tratta di Ramzy A., 22enne di Nizza, pregiudicato per violenza e rapina. Nella sua abitazione ĆØ stato rinvenuto un kalashnikov e sono stati sequestrati alcuni proiettili. Sia lui che le altre quattro persone sono state trasferite a Parigi per essere interrogate; per il procuratore della capitale FranƧois Molins avrebbero aiutato il killer a mettere a segno la strage. Strage che sarebbe stata “pianificata da mesi”.