Solo una lieve scossa di magnitudo 2.0 con epicentro a Collelongo ha agitato la notte degli abruzzesi: era l'1.19. Molte persone l'hanno avvertita mentre si trovavano fuori casa, ancora impaurite per la scossa ben più forte (4.2, sempre con epicentro a Collelongo, nella Marsica, in provincia de L'Aquila) che si è avvertita ieri alle 19.37. Secondo i dati riportati dall'Istituto di Geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma è stato localizzato a una profondità di 17 chilometri, alle 19.37 circa. Trema la Marsica ma anche buona parte del territorio abruzzese, così come la zona sud-orientale di Roma, già scossa alcuni giorni fa da un terremoto di 3.2 in zona Gallicano. Le vibrazioni, meno intense di quelle di qualche giorno fa, sono state distintamente avvertite nei quartieri vicino al tratto autostradale che collega la Capitale a Teramo. Frangenti di timore anche nella Piana del Fucino, in Val di Roveto e nella zona di Sora. Più forte la scossa ad Avezzano, dove le persone sono scese in strada, così come a Valle del Comino, dove sono partite diverse chiamate al 115.
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Il sindaco: “Non si registrano danni”
Alla scossa più forte, ne sono seguite altre due di minore intensità (0.9 e 1.4, rispettivamente alle 19.53 e alle 20.14). Al momento non si registrano chiamate al 118 né danni a cose o persone ma, certamente, l'intensa attività sismica che sta interessando la parte centrale della Penisola (e non solo) ormai da alcuni giorni ha già catturato l'attenzione dei geologi che, al momento, stanno monitorando i movimenti tellurici sotto lo Stivale. Il sindaco di Collelongo, Rossana Salucci, ha comunque fatto sapere che sono in corso verifiche nel paese più vicino alla zona della scossa, definita “molto forte” dalla prima cittadina: “Per fortuna non si rilevano danni a persone o cose. Ma c'è molta paura e, non potendo escludere nuove scosse, abbiamo aperto il Coc e messo a disposizione delle persone che vogliano dormire fuori casa, il plesso scolastico e il bocciodromo che sono in sicurezza”.