Ha dovuto lasciare in mare 12 cadaveri a causa della mancanza di celle frigorigere a bordo. E' quanto accaduto alla nave americana Trenton, che martedì mattina ha soccorso un gommone di migranti nel Mediterraneo mettendo in salvo 41 superstiti. Non è stato però possibile recuperare anche i corpi dei 12 migranti morti. “Non ci sono salme a bordo della Trenton”, ha poi confermato l’ufficio della pubbliche relazioni della Us Navy al quotidiano Repubblica. Mentre, relativamente ai 41 superstuitit, “ci stiamo coordinando con i nostri partner internazionali per decidere la destinazione”, hanno spiegato. Per ora, nessuna risposta e la Trenton si trova ancora a vagare in mare.
Sea Watch
“Inaccettabile che persone che sono state letteralmente raccolte dall’acqua, che hanno visto i loro amici annegare, siano bloccate in mare senza un porto pronto ad accoglierle. Questa è una condanna schiacciante della politica dell’Unione Europea”. E' l'appello di Sea Watch alle autorità.
La nave della Ong tedesca aveva inizialmente dato la sua disponibilità a prendere a bordo i superstiti “solo se assegnano contestualmente un porto sicuro che non sia più lontano di 36 ore di navigazione”. Troppo alto il rischio di trovarsi bloccata in una situazione come quella dell’Aquarius, costretta a dirigersi verso il porto spagnolo di Valencia dopo la chiusura dei porti italiani. “Eravamo disposti al trasbordo ma volevamo prima che ci fosse assegnato un porto sicuro, ragionevolmente vicino ma ciò non è avvenuto e quindi ieri sera la nave americana si è allontanata e noi abbiamo perso il contatto”, ha raccontato Federica Mameli, una collaboratrice della Sea-Watch.