Nuovo dramma nel mar Mediterraneo, dove una nave militare tunisina ha speronato un barcone carico di migranti, salpato dalle coste nord africane molto probabilmente con l’intenzione di raggiungere le coste del sud Europa, facendolo affondare. Come riportato dall’Ansa, otto migranti sarebbero morti, mentre molti risulterebbero dispersi.
Le operazioni di soccorso
Lo scontro fra le due imbarcazioni si è verificato in acque maltesi. Sono proprio le autorità di Malta che stanno coordinando le operazioni di soccorso alle quali partecipa anche l’Italia. Secondo le prime informazioni, a bordo del barcone si trovavano almeno una settantina di persone molti delle quali sono finite in mare. Al momento le vittime accertate sarebbero otto, ma altri migranti risultano ancora dispersi. I soccorritori, però, sarebbero, riusciti a trarre in salvo la maggior parte delle persone.
Le operazioni di contrasto all’immigrazione
Come riferito da Sky Tg24, il barcone di migranti sarebbe stato speronato da una nave militare, battente bandiera tunisina, impegnata in operazioni di controllo e contrasto all’immigrazione verso l’Italia. Da alcuni giorni la Tunisia, infatti, ha impegnato navi della guardia costiera e della marina nel controllo delle frontiere proprio per impedire che i barconi carichi di migranti salpino verso il sud dell’Europa. Nella giornata di domenica la Guardia nazionale tunisina aveva fermato a Sfax cinque giovani nell’atto di raggiungere le isole Kerkennah, il luogo deputato per la partenza verso le coste italiane. In un’altra operazione, le forze dell’ordine avevano invece arrestato dodici persone che stavano per imbarcarsi dalle coste di Sidi Mansour.