Natale di sangue in Messico, dove la guerra dei narcotrafficanti non si è fermata neanche di fronte ad una delle festività più importanti per il mondo cattolico, religione che nel Paese è diffusa per l’83,9 per cento. L’Ufficio per la sicurezza pubblica della Nazione, ha infatti informato che nel fine settimana della “Noche Buena“, ossia il Natale, almeno 17 omicidi sono stati compiuti in Messico: sette ad Atoyac, due a Zihuatanejo, sei in diversi fatti lungo la Costa Chica, uno in Quchultenango ed uno ad Acapulco.
Il portavoce della sicurezza, Roberto Alvarez Heredia, ha comunicato che la Fiscalia General dello Stato sta investigando sull’omicidio di sette persone avvenuto in una comunità di Antoyac de Alvarez: tra le vittime ci sono tre poliziotti, due dipendenti municipali e uno statale. Le persone decedute appartenevano tutte allo stesso nucleo familiare. Secondo le prime informazioni fornite dalla polizia, la famiglia sarebbe stata sterminata per vendetta. La famiglia stava festeggiando il Natale, secondo quanto riferito dalla polizia, quando un gruppo di persone armate ha fatto irruzione all’interno della loro abitazione e ha aperto il fuoco, causando il massacro.
Inoltre, in Michoacan sono stati trovati sei corpi con le teste mozzate. Le forze dell’ordine al momento non sono riusciti a risalire all’identità delle vittime, ma hanno affermato che si tratta di persone giovani e di sesso maschile.