Da oltre un anno si faceva consegnare 500 euro al mese di pizzo dal titolare di un bar e, non contento, pretendeva anche il caffè e altre consumazioni gratis nonché i contanti per giocare al videopoker. Il giovane responsabile della truffa, il 22enne napoletano Santo Tessitore, è stato fermato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (Napoli) con l’accusa di concorso in estorsione, minaccia, percosse e danneggiamento.
Secondo gli inquirenti, Tessitore nonostante la giovane età, è un elemento di spicco del clan camorristico Nobile di Afragola (comune italiano di 65 mila abitanti nella zona nord della città metropolitana di Napoli) e rappresenterebbe uno degli uomini fidati del boss Antonio Nobile, 67 anni, fermato dai militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna lo scorso 29 ottobre e attualmente in carcere.
Nella cittadina è infatti ancora forte la presenza del quartier generale di un attivo clan camorristico. Il massimo esponente era Anna Mazza, soprannominata la “Vedova nera”; nata nel 1937, ormai molto anziana, è stata la prima donna in Italia ad essere indagata, e poi condannata, per il reato di associazione a stampo mafioso. Nei confronti di Tessitore, il giudice ha convalidato il provvedimento di fermo emesso nei suoi confronti e il giovane è stato rinchiuso nella casa circondariale napoletana di Poggioreale.