Orrore a Napoli, dove il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nel pavimento cementato di un garage. Il macabro ritrovamento è stato fatto dai carabinieri di Aversa nel quartiere Ponticelli di Napoli.
Il macabro omicidio
Il corpo – come confermato dagli esami medici – appartiene all’attivista gay Vincenzo Ruggiero, ucciso lo scorso 7 luglio nel casertano. Come riportato dall’Ansa, che riporta quanto scritto da alcuni organi di stampa locali, Ruggiero è stato ucciso e poi sezionato – la testa e gli arti sono stati separati dal tronco del corpo per essere seppellito più agevolmente – poi sarebbe stato cosparso di acido e murato nel pavimento del garage situato nei pressi dell’abitazione dei genitori del 35enne arrestato per il delitto.
Ucciso per gelosia
Il killer di Ruggiero è stato fermato dai carabinieri sabato scorso. Si tratta di Ciro Guarente che, dopo il fermo ha confessato l’omicidio. In un primo momento il killer aveva dichiarato di essersi liberato del corpo gettandolo in mare, facendo scattare le ricerche della capitaneria di porto. Guarente ha dichiarato che l’uccisione di Ruggiero sia avvenuta accidentalmente dopo una lite, ma gli inquirenti sostengono che il crimine sia stato commesso per gelosia. Ora le autorità competenti hanno disposto l’esame autoptico sul cadavere ritrovato a Ponticelli. Inoltre, oggi, Guarente sarà ascoltato dal gip di Napoli Nord, in occasione dell’interrogatorio per la convalida del fermo.