Stava lavorando al montaggio di una trave metallica quando la struttura ha ceduto e lo ha travolto, uccidendolo. E’ questa, secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri, la dinamica dell’incidente sul lavoro avvenuta in un cantiere per l’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria a Mormanno, nel cosentino, nel quale è morto Said Haireche, 44 anni, marocchino residente a Sant’Angelo Le Fratte (Potenza).
L’uomo, dipendente di un’impresa specializzata in carpenterie metalliche, ieri era giunto nel cantiere ed aveva iniziato a lavorare al montaggio di una trave. Improvvisamente la struttura ha ceduto e l’operaio è stato schiacciato. I colleghi di lavoro della vittima sono intervenuti tempestivamente per rimuovere la
struttura, ma hanno trovato il quarantaquattrenne privo di vita. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i medici del servizio 118 che hanno constatato la morte dell’operaio.
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri ed il personale dell’ispettorato del lavoro, che hanno avviato gli accertamenti e le indagini per ricostruire l’accaduto. In attesa di far luce su tutti gli aspetti dell’incidente, l’area è stata sequestrata e la Procura di Castrovillari ha avviato un’inchiesta. Il Presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della vittima ed ha deciso che sarà immediatamente avviata un’indagine per accertare eventuali responsabilità per l’incidente.
Sconforto nel mondo sindacale. I segretari generali di Castrovillari della Fillea Cgil, Antonio Di Franco,
della Feneal Uil, Bruno Marte, e della Filca-Cisl, Mauro Venulejo, hanno deciso di convocare le segreterie unitarie per mettere in campo tutti gli “sforzi possibili per evitare tragedie come queste. Oggi per noi – hanno detto – è il momento del lutto e del dolore. Da domani ci attiveremo per chiedere un incontro urgente al Capo compartimento dell’A3 dell’Anas”.