Ennesimo incidente nel mondo del lavoro in India, dove almeno tre operai sono morti e una cinquantina sono stati feriti stamane nell’esplosione di uno stabilimento chimico alla periferia di Mumbai. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ani. Secondo una prima ricostruzione sarebbe scoppiato un boiler della fabbrica che ha poi provocato un grosso incendio.
La potente deflagrazione ha completamente distrutto l’edificio dove c’erano almeno 100 dipendenti. Le squadre di soccorso che sono intervenute sul luogo dell’incidente temono qualche lavoratore possa essere intrappolato sotto le macerie. L’esplosione, simile a quella di una bomba, è stata avvertita nel raggio di quattro chilometri dall’azienda che sorge a Dombivli, nella località di Thane. Le finestre di diverse case sono andate in frantumi, mentre si è scatenato il panico tra i residenti. Sul posto sono giunte cinque squadre dei vigili del fuoco, mentre la polizia ha chiuso l’area e avviato le indagini.
Solo tre giorni fa, 16 manovali nepalesi sono morti a causa di una frana che ha travolto il campo in cui dormivano. Il gruppo era alle dipendenze i un cantiere edile impegnato nella costruzione di un albergo a circa 3.000 metri di altitudine. Alcuni operai sono però riusciti a mettersi in salvo, riparandosi sotto dei massi. La frana sarebbe stata causata dalle abbondanti piogge che hanno colpito la zona.