La notte di Mosca squarciata dalle fiamme. Un incendio si è infatti sviluppato sul campanile del monastero di Novodevichy a Mosca, sito dichiarato nel patrimonio mondiale dell’Unesco e una delle attrazioni turistiche più note della capitale russa. Il sito è anche famoso per il suo cimitero in cui sono sepolti l’ex presidente Boris Eltsin, lo scrittore Anton Cechov, l’ex leader sovietico Nikita Krusciov, il compositiore Dimitry Shostakovich e il musicista Mstislav Rostropovich.
Secondo testimoni il rogo ha investito anche una parte delle imponenti mura di mattoni rossi del convento, che si trova a sud-ovest di Mosca lungo il fiume Moscova. La dimensione del rogo sarebbe di un centinaio di metri quadrati. “Il campanile non dovrebbe crollare”, dicono dal ministero delle Emergenze russo. La torre avvolta dalle fiamme era in ristrutturazione. Secondo quanto riferito dal vicecapo del servizi d’emergenza Alexander Gavrilov, le fiamme hanno attaccato solo l’intonaco esterno della torre, e non si sono diffuse all’interno.
L’incendio si è originato ad un altezza di 35 metri. I pompieri hanno trovato cinque bombole di gas, presumibilmente utilizzate dagli operai che lavoravano alla ristrutturazione.
Il Monastero Novodevichy, è stato costruito nel XVI secolo dal principe Basilio III di Mosca. Il convento, consacrato all’icona miracolosa della Madre di Dio di Smolensk, era il più ricco e prestigioso di Mosca. L’edificio più antico è la Cattedrale di Nostra Signora di Smolensk e vanta magnifici affreschi dedicati alla Bibbia. Durante il Socialismo il convento è stato utilizzato anche come prigione per i nemici politici come la sorellastra e la prima moglie di Pietro il Grande, qui sepolte.
All’interno delle imponenti mura dai mattoni rossi del convento si trova anche un museo con una raccolta di documenti, archivi e manoscritti e – come accennato – il cimitero più importante di Mosca dove si trovano illustri personaggi russi: Chekhov, Eisenstein, Gogol, Khrushchev, Kropotkin, Mayakovsky, Prokofiev, Stanislavsky e Shostakovich.