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Morto il “serial bomber” di Austin

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L'attentatore seriale, responsabile delle esplosioni nella zona di Austin, in Texas, è morto facendo esplodere uno dei suoi ordigni nell'auto che guidava mentre gli agenti delle forze speciali si stavano avvicinavano. Lo ha reso noto il capo della polizia di Austin durante una conferenza stampa, esortando a mantenere alta l'attenzione e “restare vigili” nel timore che ci siano altri pacchi in giro, perchp “non sappiamo cosa abbia fatto (il sospetto) nelle ultime 24 ore”. “Se vedete qualcosa di sospetto, avvisateci così da evitare altre tragedie”, ha sottolineato. “L'inchiesta è ancora in corso e quindi non daremo altre informazioni”, ha proseguito, aggiungendo che la polizia ritiene l'attentatore “responsabile di tutti i casi avvenuti nella zona dal 2 marzo”

L'Unabomber texano

Secondo quanto riferito dalla polizia, il serial bomber che dall'inizio di marzo ha compiuto diversi attentati dinamitardi in Texas, sarebbe un uomo bianco di 24 anni, la cui identità non è ancora stata resa nota. La polizia aveva localizzato il sospetto in un hotel sulla strada interstatale 35, in una zona a nord di Austin. Gli agenti hanno sparato un colpo in direzione della sua auto e, l'uomo, dopo essersi conto si essere stato braccato, ha fatto detenore il pacco esplosivo che portava con sé.

I precedenti episodi

Le indagini erano iniziate nei primi giorni del mese di marzo, quando un'esplosione aveva causato la morte a un uomo di 39 anni. Dopo alcuni giorni, due detonazioni nello spazio di poche ore che avevano causato il ferimento di due donne. Inoltre, solo nella serata di ieri, un'esplosione si è verificata presso una struttura FedEx di Schertz. Assieme al pacco-bomba detonato presso la FedEx, il misterioso assalitore ne avrebbe spedito anche un altro, intercettato prima della consegna e portato all'Fbi, da cui hanno confermato che anche quel plico conteneva un ordigno esplosivo, fortunatamente messo in sicurezza prima di essere innescato. 

 

 

 

 

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