Stanno tentando di diradare le nubi del mistero gli inquirenti, impegnati nell'indagine sulla morte di Marianna Pepe, ex campionessa di tiro a segno trovata priva di vita nella serata di ieri, forse vittima di un mix letale di psicofarmaci. Secondo la prima ricostruzione, la donna sarebbe stata vittima di un fidanzato violento e, la sera prima della sua morte, sarebbe stata picchiata violentemente dall'uomo (il suo ex compagno) davanti a suo figlio, di appena 5 anni, rifugiatosi a casa di un vicino assieme a sua mamma per sfuggire alle percosse. A quanto pare, in questa abitazione Marianna avrebbe assunto alcune dosi di farmaci e forse di alcol, spirando poche ore dopo. Al momento, gli inquirenti hanno iscritto due persone nel registro degli indagati.
La relazione
Sul corpo dell'ex campionessa, 39enne e specializzata nel tiro a segno, è stata disposta l'autopsia e gli investigatori sono in attesa dell'esito dell'esame tossicologico. Sarebbe stato proprio il piccolo figlio a rinvenire il corpo della mamma e a chiedere aiuto anche se, all'arrivo dell'ambulanza, per la donna non c'era già più nulla da fare. Secondo quanto testimoniato da alcuni amici, Marianna era da poco uscita dalla turbolenta relazione con quell'uomo, un rapporto descritto come particolarmente burrascoso specie per le violenze di lui, tanto che di recente l'ex tiratrice si era rivolta al Centro antiviolenza di Trieste, mentre il suo compagno continuava a non accettare la fine della relazione.
Campionessa
Marianna Pepe è stata per cinque volte campionessa italiana nel tiro a segno, centrando il successo tra il 2000 e il 2004 gareggiando per l'Esercito italiano, del quale era caporalmaggiore di stanza a Trieste. Nel 2008 aveva partecipato ancheagli Europei, centrando un ottavo posto. Appena il 4 novembre scorso, in occasione delle celebrazioni per il centenario della vittoria italiana nella Prima guerra mondiale, Marianna Pepe era fra le soldatesse in divisa durante la sfilata.