La polizia della contea di Broward, la stessa dove si è verificata la strage dello scorso 14 febbraio al liceo di Parkland, ha arrestato uno studente 16enne di Pompano Beach per aver minacciato di uccidere i suoi compagni di scuola con una cosiddetta “pipe bomb” (ordigno rudimentale ma potenzialmente letale formato da un tubo di metallo imbottito di esplosivo, chiodi e biglie di ferro).
L'arresto
Lo studente finito in manette si chiama Christopher McDonald. Stava giocando ad un videogioco online quando, sulla chat con cui si comunica nei giochi di squadra, ha lanciato la sua minaccia. Un informatore ha avvisato la polizia. Gli agenti hanno scoperto che il giovane viveva nella contea di Broward e viste le accuse sulla scarsa tempestivita con cui i poliziotti sono intervenuti a Parkland, lo sceriffo ha inviato immediatamente gli artificieri a casa del giovane, insieme ad agenti del l'Fbi e del ministero per la Sicurezza Interna (Homeland Security). All'interno della sua abitazione, oltre alla “pipe bomb”, gli agenti hanno rinvenuto diverse armi tra cui il temibile fucile d'assalto Kalashnikov AK-47, un giubbetto anti-proiettili ed un paio di pistole. Il giovane è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico per essere sottoposto ad i test per accertare se soffra di turbe mentali, come Nikolas Kurz, il killer 19enne di Parkland. Una volta dimesso sarà portato davanti ad un giudice.