E'scoppiato alle prime luci dell'alba, a Settimo Milanese, hinterland del capoluogo lombardo, il vasto incendio che ha colpito un'azienda di deposito rifiuti. Sul posto sono intervenuti gli uomini dei Vigili del Fuoco che sono stati attivati dagli abitanti della zona che hanno dato l'allarme. La struttura della società è disposta su 800 metri quadrati ed ha una forma ad “L”, secondo quanto emerge l'area dei rifiuti pericolosi non è stata interessata dalle fiamme. Al momento non risultano morti e feriti.
Le prime ricostruzioni del fatto
Le fiamme si sono sviluppate prima dell'alba, probabilmente a notte fonda, ma sono state notate dai primi cittadini di Settimo Milanese – cittadina alle porte del capoluogo lombardo – alle 5. Ad essere interessati sono stati i capannoni della ditta Effec2 srl, che si trova in via Albert Sabin 28, nell'ampia zona industriale di Settimo, centro sviluppatosi proprio intorno a numerosi impianti industriali al limitare dei confini ad Ovest di Milano. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, i quali hanno riferito che la maggior parte del materiale andato in fumo è cartaceo e tessile. Le cause dell'incendio sono ancora da accertare ma è possibile, spiegano, che si tratti di un incidente.
Il precedente
Era il 14 ottobre 2018, quando sempre a Milano in via Chiasserini divampò un incendio di vaste dimensioni. Infatti suoi fumi si propagarono nell'aria per ben 15 giorni. Durante quell'incendio dal sito di stoccaggio si sollevò una colonna di fumo nera visibile da chilometri, e per molti giorni a seguire l'aria fu irrespirabile nella zona e a causa del vento con i miasmi che arrivarono fino al centro della città. Meno di una settimana dopo i test dell'Arpa (Agenzia per la prevenzione e protezione dell'ambiente) Lombardia evidenziarono “6.7 picogrammi per metrocubo/teq di concentrazione di diossine e furani dal secondo filtro prelevato dal campionatore installato nella zona dell'incendio”, un dato preoccupante se si considera che il limite di riferimento, fissato dall'Oms è di 0,3 picogrammi per metrocubo. Per questo evento, considerato dai magistrati milanesi di natura dolosa, sono state arrestate 15 persone, tutte accusate di traffico di rifuti pericolosi.