“Sembravano colpi di pistola”, ha riferito una testimone, la prima a chiamare i soccorsi in Piazza Duomo, a Milano, quando, dentro e fuori un fast food della nota catena McDonald’s, situato nei pressi della chiesa, un forte rumore ha messo in allerta tutti gli avventori e i passanti della zona, scatenando scene di panico e di fuga, per il timore di trovarsi nel bel mezzo di un attentato. Momenti di vero e proprio terrore fra la folla, che ha iniziato a fuggire dal luogo di origine dei fortissimi rumori, descritti come “sordi e secchi, simili a degli spari”. Alcuni hanno prontamente avvisato le Forze dell’ordine le quali, giunte tempestivamente, hanno provveduto a sgomberare e transennare l’area adiacente, avviando tutte le operazioni necessarie a fronteggiare un allarme terrorismo.
Fortunatamente, non si è trattato di un attentato, ma del malfunzionamento di uno dei compattatori di rifiuti presenti all’interno del locale il quale, probabilmente nel tentativo di sgretolare uno scarto particolarmente resistente, si è inceppato, provocando fortissimi scoppi e mettendo in allerta tutte le persone presenti le quali, immediatamente, hanno guadagnato le uscite, effettuando decine di telefonate a polizia e carabinieri. Una donna, addirittura, ha accusato un malore: prontamente soccorsa, sembra che le sue condizioni non siano gravi.
Dopo aver evacuato il locale, gli agenti hanno effettuato i controlli del caso, individuando subito la causa che aveva scatenato il terrore delle persone. Parte della scena è stata ripresa da una giornalista presente sul posto, il cui video ha successivamente fatto il giro della rete. Nelle immagini, si vedono chiaramente le volanti appostate lungo la strada e la folla radunata a un centinaio di metri dall’entrata, mentre le Forze dell’ordine entrano per svolgere gli accertamenti del caso. A seguito della messa in sicurezza del fast food, clienti e personale sono tornati ai loro posti, riprendendo, rispettivamente, il loro pasto e il loro lavoro. L’episodio milanese, a ogni modo, costituisce un’ulteriore riprova di come la nostra quotidianità sia fortemente condizionata da quanto riportato nei più recenti fatti di cronaca.