In totale sono 166 i migranti “fantasma” sbarcati in Italia, tra la Calabria e Lampedusa, nel corso delle ultime 48 ore. Ma andiamo con ordine. Il primo degli arrivi, come detto, è avvenuto nella giornata di sabato, quando 60 persone sono state intercettate bordo di una barca a vela da due unità navali della Guardia di finanza, nei pressi di Roccella Ionica (Reggio Calabria). Ieri, invece, ne sono giunti altri 53, anche loro grazie ad una barca a vela nell'area di Isola Capo Rizzuto. Il gruppo di persone è stato poi condotto nel porto di Crotone dagli stessi reparti che erano intervenuti il giorno prima. Anche a Lampedusa nel corso del fine settimana, complice l'arrivo dell'estate, hanno trovato rifugio 53 esseri umani. I primi 38 così suddivisi: “Venti uomini, 17 donne e una bambina. Costa d'avorio, Guinea e Tunisia i paesi di origine, Libia quello di partenza. Alcuni di loro – è emerso – erano disidratati. In particolare una donna versava in cattive condizioni di salute”. Poi nella notte tra sabato e domenica, per la precisione all'1.45 del mattino, sull'isola siciliana sono giunte altre 15 persone. Si trovavano su una barchetta di legno e dopo essere state intercettati sono stati condotti presso il porto di Lampedusa.
Gli ultimi dati
Proprio pochi giorni fa dal Viminale, sede del Ministero dell'Interno, erao stati diffuse le ultime statistiche sul fenomeno dei cossiddetti sbarchi fantasma, ossia quelli che avvengono con imbarcazioni più piccole e quindi più difficili da intercettare. Secondo le stesse fonti del Viminale, i rintracci a terra in prossimità di uno sbarco sono stati 5.371 nel 2017, 3.668 nel 2018 e si sono ridotti a 737 nel 2019. “Numeri che – aveva sottolineato ancora il Ministero – mostrano l’evidente riduzione del fenomeno grazie alla politica dei porti chiusi, che ha ridotto sensibilmente gli arrivi e per effetto dei controlli mirati da parte delle forze di polizia disposti dai prefetti delle zone interessate”.