Chiuso in una valigia e sistemato nel bagagliaio di un auto. Era questo il piano con cui un migrante marocchino di 27 anni sperava di entrare in Europa attraverso la frontiera spagnola. Il giovane però è morto soffocato e a ritrovare il corpo senza vita è stato è stato il fratello che conduceva la vettura. Lo hanno riferito le autorità di Almeria. La polizia ha arrestato, con l’accusa di omicidio, il familiare della vittima. Il giovane era arrivato al porto di Almeria su un traghetto proveniente da Melilla, enclave spagnola in Africa.
Il caso riporta alla mente la vicenda del piccolo Abou, il bimbo di otto anni di origini sub-sahariane che ha tentato di superare la dogana di Ceuta in una valigia per entrare in Europa, e a cui ora le autorità hanno concesso il permesso di risiedere in Spagna con la sua famiglia. Un’altra storia della disperazione questa volta però finita bene.
La notizia del 27enne morto nel bagagliaio dell’auto arriva mentre a Calais, sul versante francese della Manica, migliaia di migranti vengono respinti ogni giorno e sulle coste italiane continuano ad arrivare le navi che hanno soccorso i barconi partiti dalla Libia, segno di un’emergenza ancora in atto con cui l’Europa non può fare a meno di fare i conti.