È stato ucciso un candidato al Congresso messicano in una cittadina vicina alla capitale. Miguel Angel Luna, già sindaco di Valle de Chalco, a sudest di Città del Messico, è il quarto politico a subire lo stesso destino in vista delle elezioni di midterm di domenica prossima. Il politico è stato aggredito da uomini armati nella sede da cui conduce la sua campagna elettorale, secondo quanto riferito in una nota dal Partito della Rivoluzione democratica, ed è morto poco dopo in ospedale. Anche una sua assistente è stata ferita.
Dal mese di marzo, altre tre politici candidati a sindaco sono stati uccisi negli Stati di Michoacan e Guerrero. Sempre in Guerrero, un gruppo armato ha fatto irruzione nell’ufficio elettorale nella città di Tlapa e ha dato alle fiamme oltre 116.000 schede elettorali. Azioni simili sono state riportate anche nello Stato di Oaxaca.
Inoltre, gruppi radicali e associazioni di insegnanti hanno annunciato di voler bloccare il voto di domenica per la camera bassa del Congresso, nove governatori e centinaia di sindaci. Le autorità nel frattempo si sono impegnate a ristampare o sostituire le schede rubate o bruciate. Gli insegnanti radicali si oppongono a una riforma della scuola del 2013, che prevede test competitivi per insegnanti, sostenendo che simili test non servono a misurare la capacità di insegnamento o le particolari competenze richieste per insegnare nelle aree rurali o in presenza di minoranze etniche.