Potrebbero essere dei 43 studenti scomparsi, i resti ritrovati nei pressi della discarica di Cocula, in Messico. Nella cittadina dello Stato di Guerrero, la polizia ha trovato una nuova fossa comune su segnalazione di quattro sospetti arrestati: due di loro fanno parte della gang Guerreros Unidos, che avrebbe gestito la scomparsa dei ragazzi. Si pensa, infatti, che il piano sia stato ideato e realizzato grazie un intreccio fra narcotrafficanti e politici locali.
I due criminali hanno detto di aver ricevuto un grande gruppo di persone il 26 settembre, la data in cui i ragazzi sono scomparsi. Le ricerche e le analisi sono concentrate in un’area di 25 metri quadri sotto il crinale della discarica comunale a Cocula: ma le autorità non hanno detto finora quanti corpi sono stati trovati o in quali condizioni.
Intanto i genitori degli studenti, che oggi hanno incontrato il Presidente Enrique Penha Nieto, denunciano di non essere stati nemmeno informati del ritrovamento degli ultimi resti: “Siamo arrabbiati e molto stanchi – ha commentato Mario Cesar Gonzalez, padre Cesar Manuel Gonzalez – Sentiamo un opprimente senso di impotenza”. Il procuratore generale Jesus Murillo Karam ha fatto sapere di non avere nulla di concreto in mano per quanto riguarda i corpi: “Preferisco prendere più tempo per trovare la verità – ha spiegato alla stampa messicana – invece che correre a creare una supposizione, fantasia o invenzione”.