Un nuovo caso getta nuove ombre sull’operato della polizia messicana. Lo scorso 6 gennaio 16 civili disarmati furono uccisi dagli uomini delle forze dell’ordine ad Apatzingan. Secondo la versione ufficiale, ci sarebbe stato uno scontro a fuoco tra la polizia e alcuni uomini armati, la sparatoria e quindi il decesso delle sedici persone.
Ora la procura di città del Messico e la polizia federale hanno deciso di aprire un’inchiesta per verificare la reale dinamica dei fatti, in quanto si ritiene che le dichiarazioni degli agenti potrebbero non corrispondere al vero.
A gettare ombre sulle loro testimonianze è la giornalista Laura Castellanos, che ha pubblicato sul settimanale Proxceso e sul sito di informazione Arisegui Noticias un articolo in cui indica gli uomini delle forze dell’ordine come gli esecutori della strage.
La giornalista avrebbe condotto un’intensa ricerca nella zona, raccolto un insieme di testimonianze e video che indicano che la polizia federale avrebbe aperto il fuoco contro membri di un gruppo di vigilantes disarmati, chiamati anche “forza rurale”, nati per resistere alle violenze del cartello della droga dei Knights Templar.
Le informazioni pubblicate alcuni giorni fa, sono immediatamente diventate virali sui social network e alcuni utenti hanno creato l’hashtag “#FueronLosFederales”. Dopo le indagini, sia la giornalista che alcuni collaboratori e testimoni hanno subito minacce, tanto che la Castellanos ora sarebbe sotto la protezione di Articolo 19, un’organizzazione internazionale a favore della libertà di espressione.