Odile, l’uragano che si è abbattuto sei giorni fa sul Messico, ha inghiottito con se quattro persone. Le vittime erano scomparse e oggi ne sono stati ritrovati i corpi. Sono stati identificati per ora un uomo britannico di 45 anni, che si trovava a bordo di una barca, mentre un suo connazionale risulta ancora disperso. E’ stata accertata la morte anche di due sudcoreani, ancora incastrati dentro la loro auto travolta da onde alte 5 metri, e di un tedesco morto per un attacco di cuore.
Valutato di 3° categoria su 5 della scala Saffir Simpson, Odile si è abbattuto inizialmente nella parte sud del paese, in particolare su La Paz, poi le sue raffiche si sono scagliate a 200 km/h verso nord –ovest, colpendo la regione di Baja California e il territorio di Los Cabos.
Numerosi sono stati gli episodi di saccheggio degli scorsi giorni, più di 30.000 persone hanno abbandonato la loro abitazione e sono state accolte nei 164 rifugi predisposti dalla protezione civile. Almeno 22 voli sono stati cancellati dall’aeroporto internazionale di Los Cabos, ma le autorità locali hanno comunicato di essere riuscite a far evacuare grazie ad un ponte aereo, i circa trentamila turisti che erano bloccati sul posto.