Ha atteso che uscisse dall'ospedale civile “San Giovanni di Dio” di Crotone, prima di colpirla con un cacciavite ferendola gravemente al collo: questo quanto accaduto a una dottoressa di 56 anni, Maria Carmela Calindro, aggredita dal figlio di una sua paziente, il 50enne Luigi Amoruso, il quale intendeva “punirla” perché, a suo dire, aveva fatto morire sua madre. Questo, almeno, quanto urlato dall'aggressore prima di sferrare il colpo verso il medico, poi ricoverata in codice rosso nello stesso ospedale, dove si trova tuttora ma non sarebbe in pericolo di vita. L'uomo che l'ha assalita è stato fermato da un ambulante, che lo ha bloccato fino all'arrivo della Polizia evitando che si accanisse ulteriormente sulla sua vittima: il 50enne è stato immediatamente arrestato con l'accusa di tentato omicidio.
Il motivo dell'aggressione
La donna versa ora in condizioni stabili presso l'ospedale dove lavoro nel quale, un anno fa, era deceduta la madre del suo aggressore, alla quale era stato diagnosticato un carcinoma e, per questo, era stata ricoverata presso il reparto di Medicina generale del “San Giovanni di Dio”, dove la dottoressa era in servizio. La donna purtroppo non era riuscita a sconfiggere il suo male, circostanza che Amoruso ha indicato come responsabilità del medico che dirigeva il reparto.
L'intervento dell'ambulante
Fondamentale, per evitare una tragedia, l'intervento del venditore ambulante Mustafa El Aoudi, di nazionalità marocchina, che ha sventato un secondo fendente da parte dell'uomo: “Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti. Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che un uomo che la colpiva con un cacciavite allo stomaco,la voleva ammazzare. Mi sono avvicinato e l'ho buttato giù, poi è scappato e l'ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l'ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia”.