Una vera e propria esecuzione quella andata in scena nel centro di Pesaro, dove un uomo di 51 anni, Marcello Bruzzese, è stato assassinato da un misterioso killer per le vie delle zone centrali della città in quella che, secondo gli inquirenti, è apparsa una dinamica mafiosa. L'uomo è stato colpito in strada, con numerosi colpi d'arma da fuoco da due persone, mentre parcheggiava la sua auto all'interno del garage in Via Bovio, attorno alle 18.30 del giorno di Natale: oltre 20 colpi sarebbero stati esplosi dai killer, 15 dei quali andati a segno. Un'esecuzione che ha immediatamente portato a notare una presunta matrice mafiosa nell'omicidio anche in virtù della parentela della vittima con Girolamo Bruzzese, suo fratello, pentito e collaboratore di giustizia dai primi del Duemila.
La vicenda
Al momento, sull'agguato a Bruzzese indagano i sostituti della Procura di Pesaro, Alfredo Narboni e Maria Letizia Fucci: il 51enne, di origine calabrese, sarebbe già scampato a un precedente attentato, nel 1995, nel quale perse suo padre Domenico e suo cognato Antonio Madafferi (il marito di una sorella), entrambi assassinati a Rizziconi, nella Piana di Gioia Tauro. In quell'occasione, Marcello rimase gravemente ferito. Gli inquirenti indagano ora anche sulla famiglia, per capire se vi fossero effettive connessioni con i clan più forti dell'epoca nella zona. Sul luogo dell'omicidio, a ogni modo, è intervenuta anche la Direzione distrettuale antimafia, presenza che confermerebbe la matrice mafiosa dell'agguato contro Bruzzese.
L'esecuzione
Pochi dubbi per quanto riguarda la dinamica: i due killer, entrambi incappucciati, hanno atteso pazientemente che l'uomo rincasasse, aspettando che rallentasse con la sua auto per metterla in garage, prima di emergere dall'oscurità per scaricargli addosso gli interi caricatori a disposizione, per un totale di 20 colpi esplosi (stando ai bossoli rinvenuti a terra). Gli uomini si sono poi allontanati a piedi dal luogo dell'omicidio, facendo perdere le proprie tracce.