Quarantena immediata per un volo proveniente da Dubai e atterrato da poche ore all'aeroporto JFK di New York: circa un centinaio di passeggeri, infatti, avrebbero subito sintomi speculari di un malessere di cui, al momento, non si conoscono né la causa né di preciso gli effetti. Dalle prime informazioni, pare che i passeggeri stessero tossendo ripetutamente da ore al momento dell'atterraggio del volo Emirates 203: due di loro, stando a quanto riportato, avrebbero febbre alta. L'aereo, che ha toccato terra alle 15 (ora italiana) si trova ora al Terminal 4 dello scalo della Grande Mela, dove è stato raggiunto da medici e Forze dell'ordine per i primi rilevamenti (sul posto anche un'unità antiterrorismo).
Allarme in volo
L'allarme pare sia scattato già in volo, quando due passeggeri avrebbero iniziato ad accusare forti dolori e temperature molto elevate, mentre altre iniziavano a produrre insistenti colpi di tosse. Il pilota ha per questo allertato le autorità le quali hanno subito predisposto le operazioni per la messa in quarantena del velivolo. Subito dopo l'atterraggio, gli specialisti del Centers for Diseases Control and Prevention hanno distribuito agli oltre 500 a bordo una scheda nella quale riportare i sintomi accusati, passandoli poi in rassegna misurando la temperatura a ognuno al momento di scendere dall'aereo. Nemmeno i passeggeri, stando a quanto raccontato via Twitter da alcuni di loro, sono riusciti a capire cosa stesse accadendo.
Verifiche sui passeggeri
Nel frattempo, la compagnia Emirates ha emesso un comunicato, nel quale conferma le sintomatologie accusate da alcuni passeggeri mentre erano ancora in volo. Nella nota si parla di “circa 10 passeggeri” che sarebbero stati presi sotto osservazioni dalle autorità sanitarie locali, mentre tutti gli altri sono stati man mano sbarcati. A conclusione del comunicato, Emirates ha specificato che “la sicurezza e la cura dei passeggeri è una priorità”. Intanto, anche il sindaco newyorkese, Bill De Blasio, ha confermato lo stato di quarantena del velivolo.