Il biologo fiorentino Lorenzo Borella, 27 anni, è morto durante un’immersione in Malesia mentre filmava per la sua tesi di laurea tartarughe e squali. Il giovane, laureato all’Università di Firenze nel 2014, frequentava un master di primo livello nelle Università di Parigi e Bruxelles, al quale partecipa anche l’Ateneo di Firenze, il Tropimundo Erasmus Mundus Programme. Esperto subacqueo, Lorenzo sarebbe deceduto domenica scorsa durante un’immersione legata al progetto per il quale lavorava da quasi un anno e mezzo.
Alcuni testimoni hanno raccontato che Lorenzo era a circa duecento metri dalla riva e si era immerso da poco. Un compagno, secondo quanto scrivono i giornali maltesi, avrebbe visto del sangue a diversi metri di profondità. Poi, dopo essere risalito sulla superficie, ha visto il corpo di Lorenzo galleggiare ormai senza vita. “Forse è stato un malore”, ipotizzano le autorità malesiane, ma tutto è ancora da chiarire. La salma adesso si trova nell’obitorio dell’ospedale di Sultanah Nur Zahirah e non è escluso che le autorità dispongano l’autopsia per sapere chi o che cosa abbia realmente ucciso il giovane ricercatore. La famiglia, avvertita dalla Farnesina, sta raggiungendo l’ospedale.
La notizia della morte è arrivata al coordinatore del Master dell’Ateneo fiorentino, il professor Giacomo Santini, direttamente dal coordinatore dell’Università di Bruxelles. “Lo avevo conosciuto a dicembre – spiega il professor Santini – durante una riunione dei partecipanti al Master. Lui era all’ultimo semestre ed era in Malesia per terminare la sua tesi sugli squali”. “Per quanto mi hanno spiegato, ma sono notizie di terza mano – conclude il professore – avrebbe avuto un malore e chi era con lui lo ha riportato subito in superficie ma non c’era più niente da fare”. “Anche in Malesia era diventato un punto di riferimento per gli altri studenti” racconta Santini. “Gli avevo appena fatto i complimenti proprio per le sue ricerche”.