Nove arresti nei confronti di affiliati al clan Strisciuglio di Bari sono in corso di esecuzione da parte dei carabinieri. I militari del Comando provinciale di Bari con lo squadrone eliportato dei Cacciatori di Puglia e il nucleo cinofili, stanno eseguendo nove ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Bari su disposizione della Dda.
Gli arrestati – scrive Ansa – erano tutti liberi e ritenuti affiliati o contigui alla ramificazione dell’organizzazione mafiosa operante sul quartiere San Pio-Enziteto di Bari. Gli arresti riguardano, spiegano gli investigatori, la “lotta intestina al clan Strisciuglio“.
Sacra Corona Unita
Il clan Strisciuglio fa parte della Sacra Corona Unita (SCU), un’organizzazione criminale di connotazione mafiosa che ha il suo centro in Puglia. Prevalentemente attiva nel Salento, ha trovato accordi con organizzazioni criminali dell’est europeo. Per la sua specificità emerge e si distacca dalle altre mafie italiane. Infatti, ha una specifica strategia di mimetizzazione e di infiltrazione nel tessuto imprenditoriale, alla ricerca del massimo consenso in tutti gli strati della società.
Il precedente
Nel 2018 la polizia arrestò 25 persone appartenenti ai clan Mercante e Strisciuglio di Bari. Destinatari della misura furono i vertici del clan Strisciuglio e alcuni gregari. Tra questi in manette anche il presunto boss Giuseppe Mercante, 62enne, detto “Pinucc u’drogat”.
Agli arrestati vennero contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga aggravata dall’uso delle armi, estorsioni (anche a commercianti), nonché due tentativi di omicidio (aggravati dal metodo mafioso) nei confronti di componenti di due clan opposti. I due agguati sarebbero avvenuti a Bari nel 2014.